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«Irena a quest'ultima domanda certo io non posso rispondere. Invece posso già dirle, prima che passi anche la mezz'ora straordinaria concordata, che lei è fatta per scelte forti e di sfida: lo ha già vissuto quando ha sfidato l'Università che l'aveva respinta diventando la donna di piacere dei suoi professori. Ma adesso deve stare attenta ad un aspetto importante: venti anni di Italia, di Roma sono tanti e lei è giovane, bella, intelligente, forte, vitale. La vita in Russia non credo sia simile a quella di Roma per le opportunità, mentre temo sia molto simile per la degenerazione delle relazioni umane e di potere. Non si illuda che al di fuori della prostituzione, di qualsiasi bordo, la vita sia meno venduta e vendibile, i rapporti umani siano meno violenti e brutali che nei letti o negli hotel o nelle auto di lusso».